lunedì 9 luglio 2012

Toyota Prius self-driving: ok in California

L'innovazione della tecnologia tocca ormai tantissimi ambiti della vita quotidiana e, attraverso l'automazione, le attività umane stanno progressivamente diventando sempre più leggere e di supervisione: ciò è vero anche per il mercato dell'automobile, considerando come ad esempio, in California, stia avvenendo una vera e propria rivoluzione della mobilità, grazie al nullaosta ottenuto dalla Toyota Prius self-driving da parte delle istituzioni statali.

Questa automobile, che sfrutta il sistema di mappe di Google, essendo dotata anche di un sistema radar, è in grado di muoversi autonomamente tra le strade: e così, telecamere, laser e radar potrebbero in un futuro sostituire – almeno fintantoché non si presentassero avarie del sistema – le persone, con una guida automatizzata. Secondo i piani del costruttore e di Google, la Toyota Prius self-driving dovrebbe contribuire a ridurre in modo sensibile il numero annuale di incidenti sulle strade, soprattutto, perché questi ultimi sono spesso causati dagli errori umani, che sono come tali inevitabili e, nella maggior parte dei casi, grazie alla macchina potrebbero essere evitati. Il sistema self-driving, d'altro canto, potrebbe contribuire ad una miglior gestione delle infrastrutture stradali, che verrebbero in questo senso congestionate meno, grazie ad una gestione satellitare dei percorsi, in grado di evitare gli ingorghi.

Bisogna poi ricordare, infine, che una gestione computerizzata del veicolo, potrebbe ridurre anche i consumi di carburante, grazie ad un'accresciuta efficienza energetica. E in caso di avarie, i conducenti – comunque regolarmente patentati, con patente B – interverrebbero evitando il peggio.

by Melody Laurino

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